In questi giorni Save The Children è stata sentita in audizione dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio: l’Organizzazione ha presentato alcuni punti importanti per contrastare la violenza di genere onlife in adolescenza e i fenomeni correlati.
Mario Calvagno ha intervistato Antonella Inverno, Responsabile Politiche Infanzia e Adolescenza di Save The Children.
Lo psicologo e psichiatra Giovanni Varrasi ciparla ancora di adolescenza, quella stagione della vita irripetibile e complicata che ci portiamo dentro, come pure l’infanzia, i frammenti di maturità, la senilità. E, dentro questo torrente privato che scorre verso il grande mare, c’è tutto quello che trascina…i tronchi, il fango, i rifiuti sconsiderati, cartacce nemmeno lette, fiori appassiti… Come dice Schopenhauer, sostiene Varrasi, dobbiamo lottare per superare il più possibile “il velo di Maya” della nostra mente ( convenzioni, aggiustamenti, bugie e semibugie, pregiudizi, paure) e vedere la vita così com’è: il vuoto, il dolore e la solitudine, la bellezza….e poi lo Spirito e l’amore che possono comparire come un raggio di luce tra le nuvole scure… Questa credibilità, acquisita con grande sforzo, ci può far parlare con gli adolescenti e con noi stessi..in tutte le età della vita.
Anche in questa puntata della rubrica "Senza rete" lo psicologo e psichiatra Giovanni Varrasi ci accampagna nell’esplorazione sorprendente del mondo dell’adolescenza. Prendendo spunto da un recente incontro in una scuola fiorentina, Varrasi ricorda un intervento di un ragazzo che offriva la sua ricetta per il benessere: essere accolti, scambiare con gli altri cose interessanti, sentirsi protetti trovando il senso della propria vita. Dei consigli validi per tutti, che mostrano ancora una volta la straordinaria sensibilità e vitalità di un periodo decisivo della vita, quale si conferma essere l’adolescenza.
Lo psicologo e psichiatra Giovanni Varrasi si addentra nel mondo degli adolescenti, usando la cautela, il rispetto e il ricordo dei suoi tormenti e nostalgie di adolescente.
Radio Rvs all’interno della rubrica "Senza Rete" ideata dallo psichiatra e psicoterapeuta Giovanni Varrasi, in collaborazione con la Fondazione Vita e Salute, propone un ciclo di trasmissioni dedicato ad adolescenza e scuola.
Nel corso di questa prima puntata Giovanni Varrasi e i conduttori Claudio Coppini e Roberto Vacca hanno dato spazio a una lettera di una studentessa di una scuola superiore indirizzata all’insegnante e saggista Alessandro D’Avenia: «Sono una studentessa delle superiori, ma sono rimasta indietro per motivi di salute. Il mio desiderio più grande in questo momento è quello di morire, voglio la condanna perché ho una paura enorme del futuro, non mi interessa avere fallimenti ma neanche vittorie. Ho imparato che l’amore è sofferenza e per questo abbandono prima di essere abbandonata. La morte gradualmente si è tramutata in ossessione. Mi rapisce e mi porta agli inferi con sé. È come se avessi una corda che posso utilizzare per risalire, ma io non voglio arrivare in superficie perché in fondo quello spazietto buio lo sento mio, è confortante. Non riesco a trovare un appiglio in nessuno e per questo mi sento in colpa, perché ho una famiglia che, seppur divisa, mi ama tanto. Quando abbraccio uno di loro piango perché so che gli abbracci sono contati. Poche cose suscitano in me la curiosità che un tempo mi animava, quando sentivo il fuoco della vita in me. L’ho perso come ho perso la voglia di vivere» (da "Parole prime" di Alessandro D’Avenia, Corriere della Sera del 13 novembre 2023).
Il dottor Varrasi ci spiega che l’adolescenza è una fase della vita molto complicata e dolorosa, non più infanzia, non ancora età adulta. L’identità dei ragazzi e delle ragazze è poco definita anche se le esternazioni perentorie si sprecano. Il vuoto, la solitudine e la paura si confondono tra le voci e le battute del gruppo di amici. Il bisogno di amore si nasconde nelle false ostentazioni di autosufficienza e anche nella suggestione dell’autodistruzione, che però come adulti non dobbiamo mai sottovalutare.
La fondazione “Vita e salute” ha avviato un progetto specifico per l’adolescenza. con Giovanni Varrasi come uno dei consulenti scientifici di queste iniziative.
Tutti i provvedimenti decisi dal Consiglio dei ministri di giovedì scorso vanno in un’unica direzione: quella della attenuazione, se non dell’esclusione, della variabile rappresentata dall’età nella valutazione della responsabilità penale del minore autore di reato. È come se la fase dell’adolescenza venisse cancellata dalla considerazione del processo di formazione della personalità e non se ne valorizzasse, ai fini del giudizio penale, la particolare fragilità e vulnerabilità. È quanto presuppongono le misure (ad eccezione dell’estensione della messa alla prova) assunte dal governo: nei fatti si assimila “il 14enne che spaccia” al “50enne che commette reati”. Inzia così un articolo apparso su Repubblica del 12-09-23 a firma di Luigi Manconi e Federica Resta. Abbiamo chiesto un parere su questi temi a Giuseppe Tomai, psicologo e psicoterapeuta.
L'adolescenza, una fase di transizione molto delicata e particolare che determina il passaggio fra la fanciullezza e l'età adulta; è possibile affrontarla senza grandi conflitti?
Programma a cura di Gabriella Ghinelli, Mariangela De Martin e Claudia Gucci.
A partire da due pensieri, il primo “Donarmi” di Charles de Foucauld, e il secondo “Lo sguardo del cuore” di autore anonimo, il pastore Franco, ripercorre la sua vita di fede attiva fin dall’adolescenza e ci invita a ritrovare lo sguardo del cuore e a cogliere i fiori di speranza. Dio è sempre in azione per aiutare gli altri, e anche noi possiamo esserlo, se ci affidiamo al suo amore.
Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano Franco Evangelisti di Guerrino, pastore delle chiese avventiste di Cremona, Mantova e Parma.
In questo numero di Sfogliando il giornale Roberto Vacca e Claudio Coppini prendono spunto dall’articolo L’adolescenza non è una malattia apparso sul Corriere della Sera del 19 marzo scorso a firma di Alessandro D’Avenia. Parlano infatti di adolescenza e delle (troppe?) preoccupazioni dei genitori con Luciano Gheri, medico psichiatra, psicoterapeuta, psicoanalista interpersonale, che lavora da anni con gli adolescenti delle scuole medie della Provincia di Prato per la prevenzione delle tossicodipendenze e del disagio giovanile.
Oggi chi è chiamato a educare oscilla tra il comodo e superficiale lasciar fare tutto perché tanto ci pensa la vita, e l’ansia di controllo e protezione, che porta a sostituirsi ai propri figli nelle sofferenze della crescita. Come trovare l’equilibrio tra proteggere e liberare?
Nel corso della trasmissione interviene anche il pastore avventista Luca Faedda.