Roma Lungotevere. Battesimi e presentazione al tempio

Roma Lungotevere. Battesimi e presentazione al tempio

Carmela Fontana – Sabato 2 marzo, la comunità avventista di Roma Lungotevere ha gioito insieme a papà Leonardo Bizza, mamma Olga Sklyar e la loro primogenita Amalia per la presentazione al tempio del piccolo Daniele che dormiva pacificamente tra i sorrisi di tutti.

Questo giorno speciale è stato ulteriormente benedetto perché abbiamo vissuto anche una cerimonia battesimale. Nel fonte battesimale sono scese Ala Babiuc, Svetkana Pilevich e Anastasiia Motruc. Il nostro pastore, Cornelio Lupu Cornelio, ha officiato i battesimi. La predicazione, sul testo di Giovanni 3, è stata tenuta dal past. Shelekhov Evhenii in lingua ucraina (con traduzione in italiano). Non sono mancate lacrime di commozione e canti innalzati al Signore.

[Foto: Romina Garelli] 

Mag. Settimana di preghiera dei giovani 2024

Mag. Settimana di preghiera dei giovani 2024

Alan Codovilli – Eccoci entrati nel mese di marzo pronti per vivere una nuova Settimana di preghiera dedicata ai giovani  e ai Compagnon della Chiesa avventista. Il tema è “La preghiera – Uno stile di vita”.

Sono ormai alcuni anni che, come Ministeri Avventisti per la Gioventù (Mag) proponiamo il doppio format: online e in presenza, con tanti, tantissimi ospiti. 

Ecco il programma per questo 2024:

Online dal 10 al 15 marzo dalle ore 20.00 alle ore 21.00 sulla piattaforma Zoom cliccando qui (il link è lo stesso per tutte le sere). Nei primi 30 minuti sarà possibile ascoltare e assistere all’esposizione delle singole tematiche; nei restanti 30 minuti si potrà “entrare” nella stanza principale per dialogare, pregare e riflettere insieme. Nel momento in cui accedete a Zoom, utilizzate il vostro nome e, tra parentesi, la chiesa a cui appartenete. Ad esempio: Mario Rossi (Milano). In questo modo potremo conoscerci meglio a partire dal nome e dalla chiesa di provenienza. Ricordiamo che il collegamento è riservato ai Compagnon e ai Giovani, ossia a tutte le ragazze e i ragazzi dai 16 ai 35 anni.

In presenza, a livello locale, dal 17 al 23 marzo. Per questi incontri, vi chiediamo di organizzarvi al meglio per quanto riguarda il luogo, gli inviti (cartacei e virtuali), l’ospite (il proprio pastore, un anziano di chiesa, voi GA/Compagnon stessi, un laico, ecc.) e tutto ciò che può esservi utile.

Ecco alcune informazioni in merito al testo della settimana di preghiera:
Titolo: La preghiera – Uno stile di vita. 
Autori: Annika e Fabian Looser Grönroos
Indice:
Capitolo 1 – Il Dio che adoro
Capitolo 2 – Perché pregare?
Capitolo 3 – Il mio atteggiamento nella preghiera
Capitolo 4 – Quando non me la sento di pregare
Capitolo 5 – Quando Dio rimane in silenzio
Capitolo 6 – Siate sempre grati! Ma veramente?
Capitolo 7 – Come pregare
Capitolo 8 – Gesù, un uomo di preghiera

Il testo della Settimana di preghiera 2024 è disponibile in pdf sul sito www.giovaniavventisti.it. Potete scaricarlo e condividere con i giovani e i Compagnon.

Non perdete questa importante occasione di crescita personale e spirituale! 

 

 

 

 

 

Discepolato della mente. La Trinità è biblica?

Discepolato della mente. La Trinità è biblica?

La dottrina in tre punti.

John Peckham – “No!" ho quasi urlato alla nonna. Avevo circa sette anni e mi fidavo di lei, ma per un momento avevo pensato che stesse cercando di imbrogliarmi. Cosa era successo? Avevo tre banconote da un dollaro in mano e mi accingevo ad andare a spenderli. La nonna voleva darmi un altro paio di dollari in più e mi ha allungato una banconota da cinque dollari dicendo: "Ti darò questo e tu mi darai i tre dollari che hai in mano". Non mi intendevo molto di soldi, ma sapevo che tre sono più di uno! Quindi ho rifiutato. Non riconoscevo il valore di ciò che la nonna mi offriva. Avevo molto da imparare.

Quando si tratta di Dio, tutti abbiamo molto da imparare, e alcune cose nella Scrittura sono “difficili da capire” (2 Pietro 3:16). Tuttavia, se consideriamo la Bibbia come nostra regola di fede e di condotta, dobbiamo credere a ciò che la Scrittura insegna anche quando può sembrare difficile da comprendere.

Padre, Figlio e Spirito Santo 
Dopo essere stato battezzato, Gesù uscì dall’acqua “ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: ‘Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto’” (Matteo 3:16, 17). 
In questa scena, il Figlio viene battezzato, lo Spirito Santo discende e il Padre parla dal cielo. Ti sei mai chiesto come il Padre, il Figlio e lo Spirito possano essere un solo Dio e tuttavia tre persone? Se è così, ti sei interrogato sulla dottrina della Trinità.

Alcuni sostengono che non dovremmo usare il termine Trinità perché questa parola non si trova nella Bibbia. Ma anche le parole incarnazione, millennio e teodicea, per citarne alcune, non compaiono nella Scrittura. Eppure, questi sono concetti biblici. Quando si cerca di determinare se una dottrina è biblica, la questione è se la Scrittura la insegna.

La domanda è, quindi: “La Scrittura insegna la dottrina della Trinità?”.

La dottrina biblica della Trinità 
La dottrina della Trinità può essere definita fondamentalmente con una frase: vi è un solo Dio, e Dio è composto da tre distinte persone pienamente divine. 
La Scrittura insegna questo? Certo! La Scrittura insegna ripetutamente i seguenti tre punti: 
1. C’è un solo Dio. 
2. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono ognuno (pienamente) divini e, quindi, coeguali e coeterni. 
3. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono persone distinte.

Insieme, questi tre insegnamenti costituiscono la dottrina della Trinità. Come vedremo, la Scrittura insegna ripetutamente ciascuno di questi punti e, quindi, insegna la dottrina della Trinità.[1]

L’unicità di Dio 
La Scrittura insegna l’esistenza di un solo Dio. Ad esempio, dice: “… che il Signore è Dio, e che oltre a lui non ve n’è nessun altro” (Deuteronomio 4:35; cfr. v. 39). Inoltre, sempre in Deuteronomio leggiamo: “Il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore” (6:4). 
Altrove, Dio stesso proclama: “Io sono il Signore, e non ce n’è alcun altro; fuori di me non c’è altro Dio!” (Isaia 45:5). Anche Giacomo insegna: "c’è un solo Dio" (2:19). E allo stesso modo Paolo scrive: "non c’è che un Dio solo" (1 Corinzi 8:4). In effetti, Gesù stesso si riferisce a “l’unico e solo Dio” (cfr. Giovanni 5:44)

La Scrittura afferma che non esiste nessuno come Dio: “Tu sei davvero grande, Signore, Dio! Nessuno è pari a te e non c’è altro Dio fuori di te” (2 Samuele 7:22; cfr. anche 1 Cronache 17:20). 
Questo insegnamento, secondo cui non esiste nessuno come Dio, esclude la possibilità che qualcuno sia parzialmente Dio. La Scrittura stabilisce una distinzione assoluta tra Dio, il Creatore, e tutti gli altri. Proprio come non si può essere un po’ incinte, non si può essere un po’ divini.[2] 
O si è Dio (divino) o non lo si è. Quindi, la Bibbia insegna chiaramente che esiste un solo Dio.

La divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo 
Oltre al Padre, la Scrittura insegna ripetutamente che il Figlio e lo Spirito Santo sono divini, riferendosi a entrambi come "Dio". E, abbiamo visto in precedenza, la Bibbia esclude l’idea che qualcuno sia parzialmente Dio o parzialmente divino.

In Atti 5, dopo che Anania affermò falsamente di aver donato l’intero ricavato della vendita della sua terra, Pietro rispose: “Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo… Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio” (vv. 3, 4). Mentire allo Spirito Santo, quindi, significa mentire a Dio, riferendosi così allo Spirito Santo come a Dio.

In seguito, Paolo cita un messaggio che Dio diede al profeta Isaia (Is 6:8-10) attribuendolo allo Spirito Santo; dice infatti: "Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri" (Atti 28:25). Allo stesso modo, Ebrei 3:7 cita le parole pronunciate da Dio nel Salmo 95:7-11, dicendo “come dice lo Spirito Santo”.

Inoltre, mentre solo Dio è eterno, onnisciente e onnipresente, la Scrittura si riferisce allo Spirito Santo come eterno (Ebrei 9:14), onnisciente (1 Corinzi 2:10, 11) e onnipresente (Giovanni 14:16). Questi e altri testi identificano lo Spirito Santo come Dio.

La Scrittura parla anche del Figlio come di Dio. “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta” (Giovanni 1:1-3). Notate che Giovanni scrive: "la Parola era Dio". E in seguito identifica la Parola con Cristo (Giovanni 1:14). Questo testo identifica ulteriormente Cristo come eterno: egli era “con Dio” “nel principio” e non venne all’esistenza, perché “senza di lui [Cristo] neppure una delle cose fatte è stata fatta” (cfr. anche Colossesi 1:16, 17; Apocalisse 22:13).

Più tardi Gesù dichiara: “prima che Abraamo fosse nato, io sono” (Giovanni 8:58). Si identifica quindi con l’“io sono” che parlò a Mosè dal roveto ardente (Esodo 3:14; cfr. Apocalisse 22:13). ). Inoltre, Gesù insegna: “Io e il Padre mio siamo uno” (Giovanni 10:30); e “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Giovanni 14:9; cfr. Giovanni 5:18).

Allo stesso modo, il discepolo Tommaso chiama Gesù “Signore mio e Dio mio!” (Giovanni 20:28). E sebbene la Scrittura proibisca severamente di adorare chiunque altro ma Dio solo (cfr. Esodo 34:14; cfr. anche Deuteronomio 4:39; 5:7-9; Matteo 4:10; Luca 4:8; Apocalisse 19:10), le persone adorano Gesù, e lui non li rimprovera (Giovanni 9:38; cfr. Matteo 2:11; 14:33; 28:9, 17; Luca 24:52; Ebrei 1:6; Apocalisse 5:8-14). In effetti, il Padre stesso comanda persino agli angeli di adorare Cristo (cfr. Ebrei 1:6)!

La Scrittura insegna inoltre che "in lui [Cristo] abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi 2:9) e identifica Cristo come colui "che è splendore della sua gloria [di Dio] e impronta della sua essenza [di Dio], e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza” (Ebrei 1:3). Ma solo chi è divino può essere lo “splendore” della “gloria” di Dio e l’“impronta della sua essenza” (cfr. Isaia 42:8; Giovanni 5:23). Più avanti nella Lettera agli Ebrei, il Padre stesso si riferisce a Cristo come a Dio: “parlando del Figlio dice: ‘Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo’” (Ebrei 1:8). Questi testi e altri ancora insegnano la piena divinità del Figlio e dello Spirito Santo.

Non è una coincidenza che Gesù comandò ai suoi seguaci di battezzare “nel nome [singolare] del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19; cfr. anche Matteo 3:16, 17; 1 Corinzi 12:4-6; 2 Corinzi 13:14; Efesini 4:4-6; Isaia 63:7-14).[3]

Padre, Figlio e Spirito Santo persone distinte 
L’individualità del Padre e del Figlio non viene generalmente messa in discussione, ma alcuni si chiedono se lo Spirito Santo sia una persona. 
In primo luogo, dobbiamo riconoscere che “persona” in questo contesto non significa persona umana o qualcuno limitato a un corpo fisico, come lo sono gli esseri umani. Invece, “persona” si riferisce a qualcuno che possiede caratteristiche personali, come autocoscienza, ragione e volontà.

La Scrittura attribuisce ripetutamente allo Spirito Santo caratteristiche e azioni personali. Lo Spirito Santo: 
– può essere rattristato (Efesini 4:30); 
– conosce le cose di Dio (1 Corinzi 2:11); 
– e distribuisce doni a ciascuno come vuole (1 Corinzi 12:11).

Una semplice forza, o potere, non può essere rattristato (richiede autocoscienza), non può conoscere le cose di Dio (richiede ragione) e non può volere per dare doni spirituali (richiede volontà). Inoltre, lo Spirito Santo insegna (Luca 12:12), intercede (Romani 8:26), testimonia (Giovanni 15:26), gli viene mentito (Atti 5:3, 4), parla (Atti 8:29), avverte (Neemia 9:30), guida (Salmo 143:10; Atti 8:29), chiama al ministero e invia nella missione (Atti 13:2-4), impedisce o permette (Atti 16:6, 7). Questi e altri testi biblici attribuiscono allo Spirito Santo caratteristiche e azioni chiaramente personali.[4]

Inoltre, la Scrittura distingue ripetutamente lo Spirito Santo dal Padre e dal Figlio, così da non poter essere una parte o la stessa persona del Padre o del Figlio. Ad esempio, Gesù disse: “il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa” (Giovanni 14:26). E Gesù insegnò ancora: “Quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me” (Giovanni 15:26). Poiché lo Spirito Santo è inviato dal Padre nel nome di Gesù (Giovanni 14:26) ed iè nviato da Gesù da parte del Padre (Giovanni 15:26), lo Spirito Santo non può essere né il Padre né il Figlio (o parte di essi), ma deve essere distinto dal Padre e dal Figlio (cfr. anche Matteo 12:32; Luca 3:21, 22; Giovanni 14:16).[5]

Oltre a questi, ci sono molti altri testi biblici che identificano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo come persone distinte.

La dottrina della Trinità è biblica 
Come enunciato nei primi tre punti, la Scrittura insegna che esiste un solo Dio e che il Padre, il Figlio e lo Spirito sono pienamente divini (ciascuno indicato come Dio) e persone distinte. In altre parole, la Scrittura insegna la dottrina della Trinità: c’è un solo Dio, e Dio è composto da tre persone distinte e pienamente divine.

Ma potremmo chiederci: “Come può Dio essere uno e trino?”. Il mio prossimo articolo sul discepolato della mente affronterà questa domanda e la grande importanza della Trinità per la nostra fede e la nostra condotta.

Per ora, faccio notare che, anche se mia nonna mi offriva una cifra maggiore di quanto avessi in mano, la verità su Dio è sempre più di quanto riusciamo a cogliere appieno. Questo dovrebbe ricordarci di essere umili, di studiare diligentemente e di aggrapparci a ciò che Dio ha rivelato di se stesso nella Scrittura, rendendo “sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo” (2 Corinzi 10:5, ND), che è il compito del discepolato della mente.

Note 
[1] Sebbene vi siano interpretazioni contrastanti su alcuni aspetti della Trinità, questo articolo si concentra solo sulla dottrina della Trinità. Cfr. anche John C. Peckham, God With Us: An Introduction to Adventist Theology, Andrews University Press, Berrien Springs, Michigan, 2023, capitoli da 4 a 6. 
[2] Riservo la parola “divino” alle Persone che hanno attributi che solo Dio possiede. 
[3] La parola “nome” al singolare qui “indica il fatto che essi [Padre, Figlio e Spirito] sono in un certo senso uno” – Leon Morris, The Gospel Secondo Matthew, Grand Rapids: Eerdmans, 1992, p. 748. 
[4] Ellen G. White commenta: “Lo Spirito Santo è una persona… Lo Spirito Santo ha una personalità, altrimenti non potrebbe testimoniare ai nostri cuori e alle nostre menti che siamo figli di Dio. Deve inoltre essere una persona divina, altrimenti non potrebbe conoscere i segreti reconditi della mente di Dio” – L’evangelizzazione, Adv, Firenze, pp. 437, 438. 
[5] Ellen G. White scrive: Lo Spirito Santo “personifica Cristo, eppure è una personalità distinta” (manoscritto 93, 1893, in Manuscript Releases, Ellen G. White Estate, Silver Spring, Md., 1993, vol. 20, p. 324.

(John Peckham è direttore associato della rivista Adventist Review e docente di teologia e filosofia cristiana alla Andrews University, negli Stati Uniti).

[Fonte: adventistreview.org. Traduzione: Lina Ferrara]

 

 

 

 

 

 

Assemblea Amministrativa 2024. Le Commissioni

Assemblea Amministrativa 2024. Le Commissioni

La Commissione preparatoria si è riunita ieri sera e stamattina per scegliere le quattro Commissioni che lavoreranno nel corso della XXVII Assemblea Amministrativa della Chiesa avventista.

Tale Commissione, presieduta d’ufficio dal presidente Eud, è formata dai delegati principali, che sono eletti da ogni singola chiesa, e dai delegati generali dell’Unione, ripartiti secondo quanto previsto dal regolamento dell’Assemblea.

Le Commissioni sono destinate a facilitare il lavoro dell’Assemblea per evitare che tutti i problemi, tutti i piani, tutti i progetti e tutti i nomi siano discussi lungamente dalla totalità dei delegati.

Questa mattina il presidente Eud, past. Mario Brito, ha presentato le proposte della Commissione preparatoria. Ricevuto l’appoggio, è stato lasciato del tempo per eventuali osservazioni.

Alle 12.30 è stata nuovamente letta la lista dei componenti delle Commissioni proposte. I delegati hanno espresso voto favorevole.

Composizione delle Commissioni votate

Commissione di nomina
Mario Brito (presidente), Samuele Barletta, Filippo Alma, Eugen Iosef Havresciuc , Luca Faedda, Tamara Pispisa, Abigaela Trofin, Alessandro Calà, Paolo Benini, Vincenzo Bochicchio, Franca Zucca, Claudio Schino, Davide Naso, Leandra Antico, Daniele Cavallo.

Commissione Piani e delibere
Iannò Roberto (presidente), Mariarosa Cavalieri, Nino Plano, Lidia La Montanara, Corneliu Lupu Benone, Daniele Benini, Mihai Bumbar, Alessandro Butera, Ignazio Barbuscia senior, Gabriele Taddei, Micol Cannella, Ciro Magnano, Gioacchino Caruso, Corrado Cozzi, Giovanni Leonardi.

Commissione Licenze e credenziali
Daniele Calà (presidente), Romano Davide, Constantin Mihail Dinca, Samuele Vella, Euro Ruocco, Mario Calvagno, Patrizia Militti

Commissione Statuto e regolamento
Segretario Uicca (presidente), un membro Eud, Tiziano Rimoldi, Cristian Bovo, Cinzia Vacca, Stefano Calà e Roberto Maggiolini. Questa commissione ha carattere permanente e continuerà a lavorare fino alla prossima Assemblea.

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Assemblea Amministrativa 2024. Un momento per ricordare chi ci ha lasciati

Assemblea Amministrativa 2024. Un momento per ricordare chi ci ha lasciati

Nella giornata di apertura della XXVII Assemblea della Chiesa avventista è stato dedicato un momento al ricordo di pastori e operai che si sono addormentati nel Signore, in attesa del suo prossimo ritorno.

Nel 2019 sono venuti a mancare Bartolo Liali, Gilberto Caporali, Raul Posse, Stefan Hromis, Antonio Caracciolo, Francesco Zenzale, Luigi Sirni e Vito Bruno.

Nel 2020 Vittorio Fantoni, Gianfranco Rossi, Luciano Benini, Ada Stragapede, Vincenzo Cacciatore, Giuseppe Laguardia, Duilio D’Arpino e Pietro Copiz.

Nel 2021 Giuseppe Marrazzo, Elio di Silvio, Pasquale Leto, Nino Bulzis e Rosina Faticati.

Nel 2022 Angelo Di Sanzio, Susanna Pagano, Giuliano Di Bartolo Zuccarello, Salvatore Dalfino e Giorgio Fortino.

Nel 2023 Lucio Marzocchini, Lidia Evangelisti, Fulvio Udovicich, Vincenzo Mazza, Gaetano Saccoccio e Giovanna Casacci.

Delle esperienze e della passione per Dio di questi uomini e di queste donne vogliamo fare tesoro, per poter continuare a seguire con amore e dedizione la chiesa.

Spazio anche ai ringraziamenti ai pastori emeriti, andati in pensione a partire dal 2019. Si tratta di Vincenzo Castro, Ignazio Barbuscia senior, Francesco Mosca, Michele Abiusi, Daniele Pispisa, Paolo Benini, Frank Owusu-Sekyere, Albert Owusu, Franco Evangelisti di Ivo, Giuseppe Cupertino, Davide Abiusi, Vincenzo Paolo Caputo Bottari.

Un sentito grazie anche agli operai che tra il 2019 e l’inizio del 2024 sono andati in pensione: Maria Isabel Carvalho Cavaca, Maria Grazia D’Agostino, Francesco Laterza, Mariano Coni, Alessio Del Fante, Filippo Barbuscia, Elisabetta Vitiello, Fiorentina Carelli Ferraro, Giuseppa Cianciuolo, Nerina Vettorello, Lorenzo Cutrona, Gabriele Manoni, Luigi Caratelli, Mario Calvagno, Donato Calà.

L’augurio di un ministero benedetto dal Signore va invece ai ministri di culto entrati in servizio nell’ultimo quinquennio come pastori tirocinanti (Jonathan Alberto Madrid Osorio, Alessandro Calà, Job Alexander Duran, Liudmila Biscardi, Nicolò D’Elia, Alessandro Butera, Isaac Afram Omane, Silvio Justiniano Nunes) e come pastori autorizzati (Alfredo Arisi, Felix Cobbinah, Néstor Haroldo Petruk, George Geovanny Caputi FloresRebecca Gaisie Kessewa, Jonathan Alberto Madrid Osorio, Liudmila Biscardi, Alessandro Calà, Job Alexander Duran, Nicolò D’Elia, Alan Gentil).

Dio continui a benedire pastori e operai della chiesa avventista in Italia perché, insieme ai membri, possano continuare a condividere il Vangelo e a diffondere speranza.

Assemblea Amministrativa 2024. Prime votazioni

Assemblea Amministrativa 2024. Prime votazioni

Ieri sera, subito dopo la spiegazione del funzionamento dei lavori in base al Regolamento dell’Assemblea Amministrativa, i delegati hanno iniziato a esercitare la loro funzione votando per l’accettazione delle nuove chiese istituite nell’ultimo quinquennio: Mantova (2022), Caravaggio, Bassano del Grappa e Valcamonica (2023).

Si è anche preso atto dello scioglimento, nel 2019, delle chiese di Montalbano Jonico e Rossano.

Votata anche l’accettazione dei delegati delle nuove chiese e dei delegati generali. Infine votate anche alcune modifiche al Regolamento dell’Assemblea, applicabili alla sessione in corso.

 

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Una comunità in cammino da 160 anni

Una comunità in cammino da 160 anni

Il 2024 è un anno speciale per la chiesa avventista in Italia. Nel 1864 arrivava nel nostro Paese Michael B. Czechowski, il primo missionario avventista. Nello stesso anno veniva battezzata, nelle Valli valdesi, Caterina Revel, prima avventista europea.

A 160 anni da questo momento importante, la Chiesa avventista ha organizzato una serie di iniziative che coinvolgono tutti, grandi e piccoli.

Il programma delle celebrazioni è stato presentato stamattina, nel corso della XXVII Assemblea Amministrativa della Chiesa avventista. È stato anche proposto un questionario, aperto ai membri avventisti, in cui è possibile condividere idee e suggerimenti, al fine di organizzare al meglio tutte le attività. Tutti possono partecipare cliccando qui.

Tra gli eventi tavole rotonde, un concorso artistico per ragazzi, giornate speciali nelle chiese, incontri istituzionali, concerti musicali e molto altro ancora.

È possibile consultare il programma, in aggiornamento, sul sito www.chiesaavventista.it/160anni/.

Assemblea Amministrativa 2024. Cerimonia di consacrazione

Assemblea Amministrativa 2024. Cerimonia di consacrazione

Subito dopo l’apertura ufficiale della XXVII Assemblea Amministrativa della Chiesa avventista, è arrivato a Grosseto il momento della cerimonia di consacrazione di 5 pastori: Gionatan Breci, Mihai Bumbar, Bacilio Custodio Trinidad , Silvio Justiniano Nunes e Liviu Evelin Stuparu.

A loro, e alle famiglie, il pastore Mario Brito, presidente della Regione Intereuropea della Chiesa avventista, ha dedicato un messaggio spirituale. “Che la potenza di Cristo possa brillare in voi e che in voi gli altri possano vedere Gesù Cristo” ha affermato. “Che possiate essere un esempio per il gregge” ha aggiunto “e che attraverso di voi la potenza di Dio possa risvegliare le persone che stanno dormendo”.

A seguire un momento intenso di preghiera, a cui hanno partecipato tutti i pastori e gli anziani consacrati, che si sono uniti nel gesto dell’imposizione delle mani.

Dopo la lettura dell’incarico al ministero da parte del pastore Ignazio Barbuscia, è arrivato il momento della consegna dei certificati e dei doni per i pastori e le loro famiglie.

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Chiamati per la missione. Si è aperta la XXVII Assemblea Amministrativa

Chiamati per la missione. Si è aperta la XXVII Assemblea Amministrativa

È iniziata oggi, domenica 3 marzo, la XXVII Assemblea Amministrativa della Chiesa avventista in Italia. A Grosseto, presso l’Hotel Fattoria “La Principina”, sono presenti 296 delegati.

Dopo la verifica del quorum, il pastore Andrei Cretu ha aperto l’evento salutando tutti i presenti e ringraziandoli per la loro partecipazione. “Desideriamo mettere al centro dei lavori la Parola del Signore”, ha detto, “che sia anche la nostra guida e che possiamo vedere nelle attività amministrative di questi giorni un’attività spirituale”. “Sento un grande privilegio nell’essere qui davanti a voi”, ha proseguito, “davanti a quella che mi piace chiamare la famiglia in Cristo, la famiglia spirituale, la famiglia di fede”.

Chiamati per la missione” è il tema dell’evento, ispirato al testo della Prima lettera di Pietro che dice: “Ma voi siete la gente che Dio si è scelta, un popolo regale, di sacerdoti, una nazione santa, un popolo che Dio ha acquistato per sé, per annunziare a tutti le sue opere meravigliose” (1 P 2:9, Tilc)

Citando questo testo, il pastore Cretu ha ricordato che i cristiani sono un popolo eletto e che l’obiettivo comune è quello di annunciare le azioni meravigliose di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla luce. Ha anche sottolineato che la chiamata che ci viene rivolta richiede disponibilità e adattabilità. 

Ricordando anche i 160 anni della presenza avventista in Italia, il pastore Andrei Cretu ha concluso con l’invito a unirci in preghiera e a chiedere al Signore di darci il desiderio di avere Cristo al centro della nostra vita, affinché la sua natura sia manifestata dentro di noi. In questo modo saremo una comunità unita e pronta ad annunciare la sua Parola.  

Il momento di apertura è stato anche l’occasione per alcuni saluti istituzionali da parte di Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese, e Alfredo Giannini, presidente della Federazione Chiese Pentecostali.

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Al via la XXVII Assemblea Amministrativa

Al via la XXVII Assemblea Amministrativa

Domenica 3 marzo inizieranno i lavori a Grosseto. Nei giorni di assise saranno attive quattro Commissioni. Notizie e aggiornamenti in tempo reale sui canali social.

Notizie Avventiste – La XXVII Assemblea Amministrativa della Chiesa avventista in Italia, l’organo più elevato di governo della denominazione, aprirà le porte il 3 marzo a Grosseto, presso la Residenza Principina. Protagonisti di questo evento quinquennale sono i delegati (300 in tutto quest’anno), inviati dalle singole chiese (210) e dall’Unione avventista italiana (90). Dovranno eleggere l’esecutivo che sarà in carica tra una sessione e l’altra dell’Assemblea Amministrativa (AA) e che si occuperà di attuare le strategie delineate e approvate durante l’assise. I lavori termineranno il 6 marzo. Saranno presenti anche i vertici della Regione intereuropea (Eud) della Chiesa.

Un altro impegno dell’AA è quello di accettare le nuove chiese costituitesi negli ultimi cinque anni e cancellare dall’elenco dell’Unione (Uicca) le comunità già sciolte. Inoltre, saranno istituite e lavoreranno quattro Commissioni: nomina, piani e delibere, licenze e credenziali, statuto e regolamento (Commissione permanente).

La Commissione di nomina, presieduta dal presidente dell’Eud, avrà il compito di proporre i nomi delle persone che dirigeranno l’Unione nel quinquennio. La Commissione piani e delibere ha lo scopo di preparare, sotto forma di risoluzioni, piani e proposte destinati a promuovere lo sviluppo dell’Unione. La Commissione licenze e credenziali si occupa di esaminare e presentare la lista, per categoria, delle licenze e credenziali da accordare agli operai dell’Uicca per il quinquennio futuro. Infine, la Commissione statuto e regolamento propone eventuali modifiche allo statuto dell’Unione e al regolamento dell’AA; questa Commissione ha carattere permanente, continuerà a lavorare tra una sessione e l’altra di un’Assemblea regolare dell’Uicca.

Spetterà comunque ai delegati votare ogni proposta, previa discussione. Per questa operazione saranno utilizzati i votatori elettronici, entrati ormai in uso da alcune sessioni dell’AA. Anche se sono stati preparati i cartoncini colorati del metodo tradizionale, “non crediamo di usarli” assicurano dalla segreteria Uicca.

Notizie e aggiornamenti in tempo reale saranno pubblicati sui canali social della Chiesa in Italia.

L’Assemblea Amministrativa è anche un incontro comunitario e, soprattutto, con Dio e la sua parola. Il tema di quest’anno è “Chiamati per la missione”, in un 2024 speciale perché si celebrano i 160 anni dell’attività missionaria avventista nel mondo.

Momenti di preghiera e meditazioni bibliche apriranno ogni giornata di lavori e accompagneranno l’intero corso dell’Assemblea.
(LF)

La ricerca di significato

La ricerca di significato

Qual è il senso della vita? Un interrogativo che interpella ogni essere umano e sollecita il mondo dell’arte… E se riformulassimo la domanda?
Ricominciamo da Dio?

Bruce Manners – Nell’episodio della serie tv I Simpsons intitolato “Homer l’eretico”, Homer Simpson parla con Dio e il dialogo si svolge così: 
Homer: Dio, qual è il significato della vita? 
Dio: Homer, non posso dirtelo, lo scoprirai quando morirai. 
H.: Oh, non posso aspettare così a lungo. 
D.: Non puoi aspettare sei mesi? 
H.: No, dimmelo adesso. 
D.: Oh, va bene. Il senso della vita è… [e qui partono il tema musicale e i titoli di coda e finisce la puntata].

Questo scambio è un po’ più stimolante della risposta trovata in "Monty Python – il senso della vita". Nel film, Michael Palin riceve una busta, la apre e dice con nonchalance: “Beh, non è niente di così speciale. Cerca di essere gentile con le persone, evita di mangiare grassi, leggi un buon libro ogni tanto, fai qualche passeggiata e cerca di vivere in pace e in armonia con le persone di ogni credo e nazione". 
Ok, non è profonda, ma è meglio della risposta fornita dal gigantesco computer Pensiero Profondo del libro di Douglas Adams Guida galattica per autostoppisti:“… È stato chiesto di trovare la risposta alla vita, all’universo e a tutto quanto. Dopo sette milioni e mezzo di anni venne fuori: 42. Ma a quel punto nessuno riusciva a ricordare la domanda".

Nel suo libro The Purpose Driven Life (La vita con uno scopo), Rick Warren inizia con tre parole sul significato della vita: "Non riguarda te". Anche se ad alcuni potrebbe piacere pensare che il mondo ruoti attorno a loro stessi, il significato è molto più grande di qualsiasi individuo. “Se vuoi sapere perché sei stato messo su questo pianeta” aggiunge Warren “devi cominciare da Dio”.[1] Bertrand Russell, filosofo ateo dell’inizio del XX secolo, è d’accordo almeno in questo senso: “A meno che non si presuma l’esistenza di Dio, la questione del significato e dello scopo della vita è irrilevante”.

Cominciare da Dio? La Bibbia inizia con il Signore: “Nel principio Dio creò…” (Genesi 1:1). Dio crea gli esseri umani a sua immagine. Leggete questo come l’interesse di Dio ad avere una relazione con noi. È molto più che dare la vita: un’ameba vive e basta. Qui si tratta di vita e amore, e di amore che dà libertà, specialmente la libertà di scegliere, e di scegliere anche di ribellarsi.

La Bibbia inizia con Dio che fa emergere l’ordine dal caos. Nel terzo capitolo del libro della Genesi, la ribellione umana reintroduce il caos. Il rapporto con Dio è interrotto e il quadro cambia. I primi esseri umani non sono più sicuri e protetti all’interno di un giardino; iniziano a guadagnarsi da vivere nelle terre desolate.

Ci interroghiamo su Dio, allora. Ci chiediamo perché non risolve i problemi. Guerra, violenza, omicidio, malattia, abuso. E i problemi diventano domande: domande su Dio; domande sul senso della vita. Dimentichiamo troppo facilmente che i ribelli siamo noi, non Dio. Le scelte hanno delle conseguenze. La Bibbia inizia con Dio ed è coerente nel mostrarlo all’opera dietro le quinte per riportarci a sé. Lo trovate nelle storie: Noè, Abramo, Mosè, Davide, Salomone… Lo troviamo negli scritti: Esodo, Geremia, Isaia, Ezechiele, Osea…

L’immagine è quella di Dio che tenta di ristabilire una relazione. Scoprirete presto che si tratta di amore. Amore a braccia aperte. L’amore a braccia aperte e inchiodate alla croce. Ecco l’atto d’amore definitivo. Il Figlio di Dio muore della morte che noi, ribelli, meritiamo.

E ancora: il Figlio di Dio risorge dal sepolcro. La sua vittoria sulla morte rende reale la promessa della vita eterna per i suoi discepoli. Non siamo stati dimenticati.

La Bibbia si apre in Genesi 1 con Dio che crea, e termina in Apocalisse 22 con una tripla promessa del Figlio di Dio: "io vengo presto" (v. 7); “io vengo presto” (v. 12); “Sì, vengo presto!” (v. 22). E a quel punto il progetto di rinnovamento sarà completo.

Potremmo dire che “presto” non sia abbastanza presto, ma Dio procede secondo il suo piano, non il nostro. Capisce la situazione meglio di noi. La nostra speranza e il nostro conforto sono legati al fatto che lui è lì, è all’opera e sta arrivando.

Dice il rabbino Harold Kushner: “Un mondo senza Dio sarebbe un mondo in cui la forza di gravità ci tirerebbe giù e non ci sarebbe una forza contraria a sollevarci, a purificarci qualora ci fossimo macchiati quando inciampavamo e cadevamo, e ad assicurarci che meritiamo una seconda possibilità”.[2]

Il rabbino aggiunge: “In un mondo senza Dio, saremmo tutti soli”. Ma, grazie a Dio, non lo siamo. Non c’è dubbio che, nella ricerca del significato e dello scopo della vita, Dio ci fornisca una risposta più soddisfacente del "42" del libro di Adams che abbiamo citato.

Note 
[1] R. Warren, The Purpose Driven Life (La vita con uno scopo), Zondervan, Grand Rapids, Michigan, 2002, p. 17. 
[2] H. Kushner, Who Needs God (Chi ha bisogno di Dio), Simon & Schuster, New York, 2002, p. 209. 

[Fonte: st.network. Traduzione: V. Addazio] 

 

 

 

 

 

 

Cesena. Adotta un nonno

Cesena. Adotta un nonno

L’iniziativa della chiesa avventista cittadina, per costruire percorsi di amicizia e conoscenza.

Giovanni Benini – Sabato 10 febbraio, presso la Casa Residenza per Anziani “Violante Malatesta” a Cesena, i volontari del coordinamento locale di Adra, gli scout Aisa e i membri della chiesa avventista cittadina hanno dato inizio a un progetto tutto speciale, di compagnia, supporto emotivo e condivisione di esperienze e conoscenze.

Nella struttura ubicata a poche decine di metri dalla nostra chiesa, è partito ufficialmente il progetto “Adotta un nonno”. Un sorteggio ha stabilito l’abbinamento tra i volontari, molti di loro in compagnia di un piccolo scout, e i residenti della Cra di via C. E. Gadda. Sono previste varie giornate di intrattenimento nell’arco di un anno, con musica, giochi e altri momenti che saranno organizzati nell’ampio salone dello stabile o nel giardino interno. Ma l’idea forte del progetto è il rapporto diretto e personale che l’ospite della struttura potrà instaurare con il volontario che almeno una volta al mese passerà del tempo con lui. Il progetto vuole migliorare la conoscenza reciproca e l’autostima, rafforzandole nel tempo e creando rapporti di affetto sincero.

All’inaugurazione, il 10 febbraio, erano presenti diversi operatori della struttura; il dott. Nicola Allegri, direttore tecnico della cooperativa “Il Cigno”; svariati referenti della comunità avventista; e la dott.ssa Carmelina Labruzzo, assessora ai Servizi per le persone e le famiglie, che ha aderito al progetto e seguirà la sua nonnina di 101 anni affidatale del sorteggio.

“Adotta un nonno” vuole costruire percorsi di amicizia e conoscenza, aiutando le persone che vivono situazioni di fragilità e solitudine.

[Foto pervenute dalla comunità in oggetto] 

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