1Timoteo 1:12-14. E rendo grazie a Cristo nostro Signore, che mi fortifica, perché mi ha ritenuto degno di fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore ed un violento; ma mi è stata fatta misericordia, perché lo feci ignorantemente nella mia incredulità; così la grazia del Signor nostro ha sovrabbondato con la fede e con l’amore, che è in Cristo Gesù.
André Legni, studente della Facoltà Avventista di Teologia, ci guida in un percorso di riflessione sui racconti della Genesi. Un’occasione per riscoprire le esperienze del genere umano, da Adamo e Giuseppe. In questa puntata ci soffermiamo sul capitolo 6. Dopo l’uccisione di Abele, Caino si allontana dalla presenza del Signore e dà inizio a una discendenza ribelle a Dio. La Bibbia presenta da un lato i discendenti di Caino e dall’altro quelli di Set, figlio di Adamo ed Eva nato dopo la morte di Abele. L’umanità comincia a crescere. Il testo ci comunica anche che la malvagità umana è grande a quei tempi e che Dio la nota e se ne addolora. Noè, che ci viene presentato come un uomo giusto e integro, trova però grazia agli occhi del Signore. Nonostante la realtà circostante, si distingue come persona fedele a Dio e disposta a camminare con lui.
Iniziamo una nuova serie con il professor Giancarlo Rinaldi, già docente di Storia del cristianesimo all’Università degli studi di Napoli l’Orientale. Cosa volevano significare le parole di Gesù? Erano una rottura con il passato?
2 Corinzi 9:8,9 – “Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quello che vi è necessario, abbondiate in ogni opera buona”.
Appuntamento con Dio, riflessione a cura di Mario Calvagno.
Secondo un recente sondaggio Demos circa 9 italiani su 10 denunciano un senso di preoccupazione per la guerra a Gaza, che sentono vicina, incombente. Il tema dell’insicurezza torna spesso nelle analisi sociologiche degli italiani. Claudio Coppini e Roberto Vacca ne parlano con il pastore avventista Michele Abiusi, prendendo spunto dalle famose parole del sermone profetico di Gesù in cui Gesù parla di "guerre e rumori di guerre" come fattore di insicurezza globale. La Storia è nelle mani di Dio che avrà l’ultima parola, ci dice Gesù, ma noi viviamo nel tempo delle "penultime" parole, quelle pronunciate dall’uomo, con cui esercita (male) la sua libertà.
Nella seconda parte parliamo di un altro elemento di (apparente) incertezza, il perdono di Dio. Da una parte infatti leggiamo testi come quello sul peccato imperdonabile contro lo Spirito (Lc 12:8-12), e dall’altra troviamo altri brani che celebrano la grazia sovrabbondante di Dio: "Qualunque cosa il cuore ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa" (1 Giov 3:20).
Quale collegamento c’è tra la predestinazione e l’astrologia in uno scritto dell’apostolo Paolo? Segui l’approfondimento a cura del professor Giancarlo Rinaldi già docente di Storia del Cristianesimo presso l’università degli Studi di Napoli l’Orientale.
L’uomo è veramente libero o siamo predestinati? Diverse sono le interpretazioni sul tema, ce ne parla il professore Giancarlo Rinaldi, già docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli studi di Napoli l’Orientale.
Il pastore avventista Mihai Bumbar ci invita a riflettere sul testo di 1 Pietro 5,12: “Vi ho scritto queste poche righe con l’aiuto di Silvano, nostro fratello fedele. Con questa lettera spero d’avervi incoraggiato, perché in ciò che vi ho detto c’è la vera grazia di Dio. Rimanete ben saldi in essa!”. Cosa si intende con “vera grazia di Dio”? Come riceverla? E come rimanere in essa?
Mario Calvagno commenta il testo di Romani 11:1-12.
Il fariseo Saulo da Tarso oggi sarebbe considerato un ultraortodosso, un integralista, un fondamentalista: un estremista, perfino. Egli stesso dice che se la grazia di Gesù ha trasformato lui, facendolo diventare “l’apostolo Paolo”, allora può trasformare chiunque. Ed è pure gratis!
Spesso non ci sentiamo abbastanza e pensiamo di dover raggiungere la perfezione per essere graditi a Dio. La pastora avventista Liudmila Biscardi ci invita a riflettere sull’importanza della grazia, dell’amore incondizionato che Dio dona a ciascuno di noi nonostante le nostre imperfezioni, un amore che ci trasforma.
André Legni, studente della Facoltà avventista di Teologia, ci guida in un percorso di riflessione sulle principali esperienze missionarie dell'apostolo Paolo. In questa puntata parliamo di cosa accade alla conferenza di Gerusalemme (Atti 15:1-35). I credenti si ritrovano a confrontarsi in merito a un tema che non li vede tutti concordi. Cosa ci insegna il loro modo di agire in questa circostanza?
Un dono d’amore che illumina l’esperienza di fede, ci trasforma e colma il cuore di gratitudine. La grazia percorre dall’inizio il testo biblico e chiude anche il suo ultimo libro: “La grazia del Signore Gesù sia con tutti”, leggiamo in Apocalisse 22:21.
Il pastore avventista Paolo Benini ci accompagna in un percorso di approfondimento e riflessione.
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